Indice
- Sintomatologia
- Trattamento
- Popolazione
- Criteri diagnostici disturbo d’ansia generalizzato
- Trattamento
- Popolazione
- Bibliografia
È un disturbo caratterizzato da attacchi di panico ricorrenti, non collegati a situazioni specifiche, e dalla preoccupazione di soffrire altri attacchi.
Attacco di panico: attacco improvviso di intensa apprensione, sensazione di disastro incombente, accompagnati da almeno altri 4 sintomi.
I sintomi fisici includono: dispnea, palpitazioni, nausea, mal di stomaco, dolori al petto, senso di soffocamento e asfissia, capogiri, sudorazione perfusa, brividi, sensazioni di intorpidimento e formicolio.
Si può manifestare anche depersonalizzazione (percepirsi come al di fuori del proprio corpo) e derealizzazione (sensazione che il mondo sia irreale), paura di perdere il controllo, di impazzire o di morire (il 90% di coloro che ne soffrono riferiscono questi pensieri).
I sintomi si manifestano con grande rapidità e raggiungono il picco di intensità nell’arco di 10 minuti.
Sintomatologia
- Ricorrenti attacchi di panico inaspettati
- Protrarsi per almeno 1 mese di preoccupazione per la possibilità di nuovi attacchi, preoccupazione per le conseguenze di un attacco o modificazioni disadattive del comportamento causate dagli attacchi
Trattamento
I trattamenti più efficaci per il disturbo di panico comprendono l’esposizione alle proprie sensazioni somatiche, insieme a tecniche cognitive che mettono in discussione le errate interpretazioni catastrofiche di quelle sensazioni.
Farmaci: Antidepressivi e Benzodiazepine.
Popolazione
I criteri specificano che gli attacchi devono essere ricorrenti, l’esperienza occasionale è comune: un quarto della popolazione riferisce di averne sofferto almeno una volta nella vita, mentre il 3-5% riferisce di averne subito uno nel corso dell’ultimo anno.
Insorge comunemente nell’adolescenza. Con il tempo i sintomi tendono a sparire per poi ripresentarsi.
- Prevalenza nell’arco dell’anno: 3,1
- Prevalenza nell’arco della vita: 5,2
Criteri diagnostici disturbo d’ansia generalizzato
- A
nsia e preoccupazione eccessive che si manifestano per almeno il 50% dei giorni relative a un gran numero di eventi o di attività (famiglia, salute, finanze, lavoro, scuola).
- L’ansia e la preoccupazione persistente sono associate con almeno 3 dei seguenti sintomi (1 nei bambini):
- Irrequietezza o sentirsi agitati o con i nervi a fior di pelle
- Facile affaticabilità
- Difficoltà a concentrarsi o sensazione di mente vuota
- Irritabilità
- Tensione muscolare
- Alterazioni del sonno
La principale caratteristica del disturbo è la preoccupazione persistente, eccessiva e prolungata nel tempo. Le persone che ne soffrono sono costantemente preoccupate anche per cose di poca importanza. Essi rimuginano sul problema facendo in modo che le preoccupazioni interferiscano con la loro vita.
L’esordio avviene tipicamente in adolescenza, una volta sviluppato diventa cronico.
Trattamento
Il trattamento basato sull’esposizione è l’intervento psicologico meglio validato. L’esposizione è affiancata spesso da trattamenti cognitivi finalizzati a mettere in discussione le convinzioni negative della persona riguardo a ciò che le potrà accadere quando si trova ad affrontare le sue paure. Il trattamento cognitivo-comportamentale del disturbo d’ansia generalizzato può comprendere un training di rilassamento, strategie per aiutare la persona a sopportare condizioni di incertezza e le sue paure di fondo, e strategie specifiche per combattere la tendenza alla preoccupazione.
Farmaci che riducono l’ansia
- Antidepressivi e benzodiazepine più utilizzati. Benzodiazepine possono provocare dipendenza
- Interruzione assunzione dei farmaci può portare a una ricaduta. Si ritiene che la terapia cognitivo comportamentale CBT sia un approccio più utile del semplice trattamento farmacologico
Popolazione
Coloro che soffrono di uno dei disturbi d’ansia hanno molte probabilità di soffrire anche di un altro disturbo d’ansia. Il 60% di aventi disturbo d’ansia sperimenta nella vita anche un episodio di depressione maggiore. Le donne hanno più probabilità. L’oggetto su cui si incentrano le paure risente in modo rilevante di influenze culturali, pure il modo in cui i sintomi vengono espressi, e la prevalenza dei differenti disturbi.
Bibliografia
American Psychiatric Association, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali quinta edizione (DSM-V), Milano, Raffaello Cortina Editore, 2014
Capodieci Salvatore, Agenda di psicopatologia, Padova, libreriauniversitaria.it , Edizioni 2015
Rossi Monti Mauro, Manuale di psichiatri per psicologi, Roma, Carocci Editore, 2016
Scharfetter Christian, Psicopatologia generale, Roma, Giovanni Fiorotti Editore, 2004
Psicologia clinica, Ann M. King. Zanichelli.